Pasto criminale

Si era in coda nella circonvallazione di San Giovanni in Persiceto per andare a una visita chirurgica all'USL di Crevalcore, quando si è notato sulla destra questo sbarazzino ristorante con un po' di patacche sulla porta da qualche guida, tra cui pure la Michelin: http://www.ristorantegiardinetto.it/

Tornati a casa, abbiamo googlato e chiesto a un po' di gente di San Giovanni, e nessuno lo conosceva. Una persona sana di mente avrebbe detto: "se la gente di San Giovanni non lo conosce, ci sarà un motivo". Noi ci siamo invece detti "se non lo conosce nessuno, andiamo a vedere".

La verità è: "Se la gente di San Giovanni va invece al Bertoldo, un motivo ci sarà".

Siamo entrati ottimisti. Menú tipico Bolognese, tortellini, passatelli, tortelloni di ricotta, bolliti. Piú "Menú del giorno" dedicato alla Sicilia con Pasta alla Norma e cose cosí. Bello.

Primi ordinati: Pasta alla Norma, Tortellini in Brodo.

Come secondi: Misto di verdure arrosto, Braciola di maiale. Avrei voluto lo zampone dal carrello dei bolliti, ma siccome è ancora troppo caldo i bolliti non li hanno, per cui ho ripiegato sulla braciola.

Dopo che il cameriere è andato via con l'ordine, mi è venuto il terribile dubbio: "ma se non siamo in stagione per i bolliti, con cosa lo fanno il brodo?".

Arrivano i primi. Dopo un'accurata ricerca che ci ha visti coinvolti entrambi abbiamo trovato una minuscola striciolina di melanzana in mezzo agli spaghetti, che ci ha confermato che effettivamente erano gli spaghetti alla Norma che avevamo ordinato e non un ordine sbagliato di spaghetti al sugo con aggiunta di unto.

I tortellini invece erano fatti a mano, pure piccoli (la sfoglina era brava), e se si scolava via con cura il brodo erano anche buoni.

Finiti i primi, il cameriere ha chiesto "tutto bene?" e io, candidamente ho detto "buoni i tortellini, peccato per il brodo". Non l'ha presa bene. Ha malcelatamente represso un attacco d'ira ed è scappato con la scusa di andarlo a dire al cuoco. È tornato poco dopo con una supercazzola che aveva a che fare col fondo della pentola, alla quale non abbiamo dato molto peso. Ha avuto il buon gusto di non chiedere com'erano gli "spaghetti alla Norma".

Arrivano i secondi. Verdure arrostite ustionanti dentro, che solo il microonde le sa scaldare cosí bene, e farcite di pangrattato intriso in sgradevole unto. In compenso, braciola di maiale talmente secca che solo a guardarla mi si sono asciugate anche le lacrime dagli occhi.

La braciola ho provato a campionarla in vari punti ma alla fine l'ho dovuta lasciare nel piatto. Ho poi aiutato a finire le verdure ai grassi saturi, che in confronto con la braciola erano di-vi-ne.

Quando il cameriere è arrivato a portar via i piatti, un po' rassegnato ha chiesto "non andava bene la braciola?". Ho risposto "sta scherzando?". Mi ha detto "se vuole gliela faccio rifare". Ho detto "grazie, ma è meglio di no". Ha insistito. Ho insistito che portasse il conto.

Il conto ci ha messo un po' ad arrivare. Alla fine ci hanno fatto pagare tutto a prezzo pieno nonostante le lamentele e la braciola lasciata lí. Dopo vado a cercare l'email del feedback della guida Michelin.

Il conto:

Bagno senza carta igienica, con l'asse sconnesso.

Fossimo stati in centro a Venezia il mese d'Agosto, uno lo dà per posto truffa per turisti. Ma nella Bassa, non saper cuocere una braciola, è criminale.

Volevo chiamare il 112: "pronto, vorrei la polizia. Buonasera. Sono in un ristorante a San Giovanni, Circ.ne Italia, 20. Si. Per favore venite subito. Si. Stanno insultando il buon nome del MAIALE. Si, nella Bassa. San Giovanni in Persiceto, ha capito bene. Ok, bene, vi aspetto."